Abbiamo perso il treno… (magari solo quello!)

Scrivere di una “sconfitta annunciata” è scrivere con parole aspre. Per chi in primo luogo ama il territorio e vuole contribuire al suo sviluppo lascia l’amarezza in bocca, sapere che siamo stati esclusi dai finanziamenti europei per lo sviluppo rurale.

Per noi di Progetto Palombara che abbiamo fatto della programmazione europea il tema della campagna elettorale e l’anima del programma elettorale, è desolante.

Vediamo nuovamente confermata e rafforzata l’idea di un sindaco arrogante e presuntuoso al governo del nostro comune. Per chi, come noi di “Progetto Palombara” fa opposizione con serietà e onestà pensando al “BENE COMUNE”, la notizia non dà piacere, anzi addolora.

La Regione Lazio ha messo a disposizione dal Piano di Sviluppo Locale (P.S.R.) 60 MILIONI di Euro da dividere in 12 Gruppi di Azione Locale (G.A.L.).

Di queste risorse economiche il territorio di Palombara non sarà beneficiato, non arriverà un centesimo. Le scelte compiute dal Sindaco hanno fatto perdere quest’opportunità.

La proposta progettuale dell’Amministrazione Comunale si è classificata ultima tra le non finanziate. Mentre la proposta progettuale presentata dal GAL Sabino a cui proponevamo, inascoltati, di aderire, è stata nuovamente riconosciuta valida e finanziata.

Il futuro perso

Abbiamo perso la possibilità di accedere a circa 5 milioni di euro destinati allo sviluppo del nostro territorio. Si tratta infatti di finanziamenti europei destinati allo sviluppo locale per gli anni 2014 - 2020 che la rete di soggetti che hanno dato vita al Gruppo di Azione Locale ha proposto con una specifica progettualità. L’esclusione della proposta progettuale presentata dalla nostra amministrazione come comune capofila preclude la possibilità di ottenere finanziamenti in più settori:

Il primo: I fondi europei per il nostro territorio erano necessari, e Dio sa quanto, per creare servizi ai cittadini e per valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico. Per dare un’idea di ciò che abbiamo perso possiamo fare l’esempio del Castello Savelli, ristrutturato (anche se in piccola parte) con le risorse del G.A.L. di Tivoli negli anni novanta. La necessità di ristrutturare il castello è sotto gli occhi di tutti.

Ora chiediamo al Sindaco con quali risorse economiche pensa di recuperare il Castello Savelli e il centro storico? O pensa che non ce ne sia bisogno e che va bene così?

Il secondo: Agli imprenditori locali è stata tolta la possibilità di finanziare l’innovazione e il miglioramento della propria attività. Infatti con il PSR è possibile accedere a finanziamenti (a fondo perduto sino all’80%) per lo sviluppo delle aziende e il miglioramento dei servizi. Ad esempio gli agriturismi potevano promuovere progetti volti al miglioramento dei servizi offerti e il settore della ristorazione aveva la possibilità di migliorare l’offerta enogastronomica attenta al territorio (Km0) presentando specifiche progettualità.

Ora chiediamo al Sindaco come sia possibile valorizzare il settore del turismo se non si potenzia l’accoglienza facendo crescere la “qualità” dell’offerta? Dove pensa di trovare specifiche “risorse economiche” da destinare ai piccoli agriturismi presenti sul territorio?

Il terzo: Il settore agricolo di fatto paga un prezzo salato perché gli agricoltori avevano la possibilità di migliorare ed estendere le produzioni DOP con servizi specifici così da accrescere il valore commerciale del nostro olio e di iniziare a pensare anche alla valorizzazione della decantata “Ravenna” palombarese che da sempre è la regina del nostro territorio. Ora chiediamo al Sindaco come pensa di valorizzare e promuovere - con le risorse che ha il comune - la “Ravenna palombarese”, la “pesca di Cretone” o di far crescere gli agricoltori che scelgono di investire nell’olio DOP? Il quarto: Le associazioni culturali e di volontariato hanno perso l’opportunità di poter creare servizi per la comunità orientati ai soggetti deboli del territorio. Infatti, all’interno della programmazione del GAL sono previsti interventi di finanziamento specifici che avrebbero potuto creare e generare servizi alla persona. Avremmo avuto la possibilità di ampliare spazi finalizzati al tempo libero come piste ciclabili e spazi dedicati alla cultura.

Ora chiediamo al Sindaco come pensa di migliorare la qualità della vita di chi vive a Palombara? Spazi per la socializzazione, il tempo libero, la solidarietà? Il lavoro oggi nasce dalle opportunità che sono create nel territorio e dal territorio. Come pensa di rispondere a queste esigenze della popolazione? Con quali idee e risorse?

Cosa dobbiamo pensare?

Le opposizioni non sono state interpellate per avere idee e suggerimenti. Non è stata convocata una commissione consiliare, perché non c’è. Non ci sono stati spazi di dialogo e il dialogo non è stato cercato. Quanta sufficienza e arroganza! E’ stata chiara la volontà e la scelta del Sindaco di anteporre gli interessi di partito, di cordata e personali allo sviluppo del territorio di Palombara e della Sabina Romana. In Consiglio Comunale siamo stati di profezia facile nel prevedere il disastro al quale ora assistiamo.

Cosa possiamo ancora fare

Abbiamo altre possibilità offerte dai finanziamenti europei per migliorare il nostro territorio. Progetto Palombara suggerisce e promuove il “Patto di Fiume” per riqualificare e offrire servizi nel territorio di Cretone, lungo il percorso della Via di Francesco e lungo il canale “La Fiora” , così da valorizzare le Terme Sabine. Questa è una proposta tutta da costruire che non è da rigettare con superficialità, da parte dell’Amministrazione Comunale, perché già sono andati persi per arroganza e incapacità “5 milioni di euro”. Ora, non perdiamo altre occasioni. 

 

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