Ciascun Palombarese sa che il futuro del nostro paese passa soprattutto attraverso la storia racchiusa tra le pietre e gli affreschi che narrano gli antichi fasti del Castello Savelli.

È l’istinto che ci fa percepire come nel nostro ieri si nascondano i germogli del nostro domani: occupazione e sviluppo. 

La sospensione dell’Avviso Pubblico per la locazione della Foresteria, del Giardino Pensile e della Sala degli Ottaviani è una bella notizia, ma ora è necessario saper progettare un avvenire per il centro storico di Palombara. Fin da subito, il nostro Gruppo Civico ha preso una posizione netta e decisa a favore della legalità, protocollando una richiesta di ritiro del bando ed ottenendone la sospensione.

Un du-e tre, un du-e tre …! Un du-e tre, un du-e tre …! I passi del walzer?
Un du-e tre, un du-e tre… Sono passi avanti e indietro.

Appartiene ai ricordi dell’infanzia di tutti il “Walzer del moscerino”. Da grandi poi l’attenzione, dallo “Zecchino d’oro” si è spostata sui testi dei cantautori.

Franco Battiato canta: “Ti muovi sulla destra, poi sulla sinistra, resti immobile sul centro” (da "Il Ballo del Potere"). La politica a Palombara sembra essere questo! E c’è anche chi invita i “vecchi” politici a fare un passo indietro così “altri” possono fare un passo avanti. Un’eleganza da ballo delle debuttanti.

La domanda è: chi deve fare il passo avanti?

Progetto Palombara è una realtà che cresce ed è aperta alla partecipazione di tutti. E’ uno strumento che vuole dare un futuro al territorio di Palombara secondo le necessità di chi lo vive quotidianamente in modo responsabile e sostenibile, proponendo un’esperienza di democrazia partecipata che si scontra con chi il “potere” lo ha finora gestito.

Ognuno di noi può diventare fondamentale in questo processo di rinnovamento.

Se siete “quelli comodi” che “state bene voi”, se gli altri vivono per niente perché i furbi siete voi… Sorridete: perché il nostro Gruppo Civico non fa per voi, ipocriti e abili, che non siete mai colpevoli; perché noi non abbiamo più buoni stomaci per assistere inermi a questo teatrino di pochi che da troppo tempo penalizza la collettività.

Che la parola democrazia voglia dire governo del popolo lo sanno anche i bambini: ma poi tutto si riduce al voto, e cioè ad una scheda segnata con una matita e poi gettata in un’urna.

Il significato formale così è stato assolto.

Ciò che è venuto a mancare è il significato profondo della parola demo - crazia. Lasciar cadere la scheda elettorale spesso vuol dire delegare gli eletti e poi, successivamente, lamentarsi per il malgoverno.

Oggi PROGETTO PALOMBARA vuole provare a fare un esercizio di democrazia, cioè dare la possibilità a tutti (quando si intende tutti vuol dire tutti) di tornare ad essere protagonisti della vita della città, cioè di “fare politica”. Fare politica significa “fare un discorso sulla città” e cioè, concretamente, prendere le decisioni migliori per il bene comune.