Smentite e precisazioni

Nell’articolo comparso sul Tiburno del giorno 20 novembre 2018, con il titolo “Farmasabina il Direttore generale incassa 15 volte più dell’Ente: l’opposizione attacca”, si afferma che il Consigliere Giancarlo Marroni è stato eletto e faccia parte del gruppo di “Progetto Palombara”. Tale informazione non risponde a verità.

Il consigliere Giancarlo Marroni è stato eletto nella lista “Liberiamola” e non ha avuto rapporti, se non in modo occasionale, con l’azione politica del nostro gruppo in consiglio comunale. Risponde invece al vero che il consigliere Marroni è stato Direttore della “Farmasabina” e che più volte ha puntualizzato e rivendicato, senza il nostro appoggio, anche in consiglio comunale e in altre sedi legali opportune, le proprie ragioni sul trattamento economico durante il suo mandato.

I consiglieri del gruppo di Progetto Palombara, purtroppo, sono solamente Rino Postiglioni e Viviana Rosati.

La mozione alla quale si fa riferimento è stata scritta su proposta del gruppo di “Progetto Palombara” ed è stata firmata anche dal consigliere Marroni.


Precisazioni

Vogliamo evidenziare come sia stato il Presidente del Consiglio Comunale ad affermare che nessuno era a conoscenza delle condizioni contrattuali “… ammetto di essere venuto a conoscenza della parte specifica del contratto solo recentissimamente, al pari di tanti e troppi miei colleghi” (dalla DELIBERA DI CONSIGLIO n° 48 del 27/09/2018 3h 03’ 20’’ ascoltabile in streaming).

E allora perché il consiglio comunale non è stato informato delle condizioni contrattuali?

La cosa altrettanto grave è il diniego all’accesso agli atti, ancor più in quanto la proprietà dell’azienda è al 100% del Comune di Palombara Sabina: tant’è che lo stesso Sindaco Palombi afferma in Consiglio Comunale “…l’attività della Farmasabina… deve seguire le indicazioni della sua proprietà e la PROPRIETA’ SIAMO NOI… E’ questa la proprietà della Farmasabina”. (dalla Delibera di Consiglio n.° 18 del 12/04/2018 2h 29’ 30’’ ascoltabile in streaming)


Ora torniamo a chiedere:

Quali segreti cela questa società del Comune che i consiglieri (cioè i proprietari) non possono conoscere?

Questi interrogativi li abbiamo posti e continuiamo a porli a noi stessi, al Sindaco, agli Amministratori e ai cittadini del nostro territorio.

 

 

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