Bilancio 2018: nessuna prospettiva, ma solo lacrime

Giovedì 12 aprile 2018, a distanza di ben 5 mesi, si è riunito il Consiglio Comunale di Palombara per esaminare, tra l’altro, il bilancio di previsione per l’anno 2018; l’impressione è che sia stato fatto forzatamente, non per sfruttare l’occasione per programmare il futuro di Palombara, bensì solo per assolvere ad un obbligo di legge, consapevoli che, se non fosse stato fatto ci sarebbe stato lo spettro del commissariamento.

Il bilancio di previsione, che qualcuno identifica come un libro dei sogni, in una gestione interessata veramente alle sorti di Palombara, dovrebbe essere, invece, un momento per fermarsi a riflettere su cosa vogliamo che sia il nostro paese da qui ad un futuro più o meno immediato.

Tutto, invece, si riduce in un documento striminzito nella sostanza, deludente nei contenuti e carente di ogni programmazione.

Questo bilancio di previsione cerca di perpetuare ipotetiche e sognanti riscossioni di tasse non pagate, di dare per certo l’incasso di residui di dubbia esigibilità, ignorando l’indispensabile attività di recupero crediti; è un documento, quindi, in cui traspare chiaramente che l’unico imperativo è quello di far quadrare, a tutti i costi, i conti, a costo di tagli pericolosamente improvvisati e dannosi.

A fronte di entrate aleatorie vi sono invece certezze decisamente negative.

Gli stanziamenti per lavori, manutenzioni e servizi (che comprende attività quotidiane come l’energia elettrica, il riscaldamento, la manutenzione delle scuole, la riparazione strade, etc..) vengono drasticamente diminuiti: per il 2018 ci saranno circa 1 milione e 600 mila euro in meno rispetto a quanto previsto per il 2017; se per queste attività vi è stata una decisa e pericolosa carenza già lo scorso anno, immaginiamo cosa accadrà in questo.

Le previsioni in entrata, purtroppo, continuano ad essere superficialmente ottimistiche: durante quest’anno si prevede di incassare per l’IMU circa 2 milioni e mezzo di euro, ma lo stesso Revisore dei conti (inspiegabilmente assente alla seduta) nella sua relazione definisce tale stanziamento: “superiore a quanto accertato e riscosso nell’ultimo esercizio”: dobbiamo considerare questa cifra come una ventata di ottimismo o come un qualcosa gonfiato a regola d’arte per far quadrare i conti?

Un altro chiaro esempio dell’approssimazione comunale è quello che si vede quando si leggono iscritti a bilancio residui attivi (cioè somme da incassare per mancati pagamenti di tasse, tributi etc…) per un importo di circa 7 milioni di euro, quando in tutto il 2017, data soprattutto un’inesistente attività di recupero crediti, sono stati incassati poco più di 250 mila euro!

La situazione non cambia se si guarda agli interessi passivi: infatti vengono iscritti a bilancio € 90.000,00, i quali andranno a coprire interessi debitori verso la tesoreria, consolidati al 31.12.2017 in € 4.684.370,73.

Il quadro è crudelmente chiaro: tariffe al massimo (compresa l’addizionale Irpef) e servizi sempre più scarsi.

Progetto Palombara, però, continuerà come sempre a vigilare, a proporre soluzioni, ad informare i cittadini e a sollecitare l’Amministrazione ad adottare manovre necessarie che la situazione in cui versa il nostro territorio impone.



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