La scienza e la “Laudato Sii” a Palombara Sabina

Dopo quattro anni e per la terza volta è tornato a Palombara, mercoledì 20 aprile, con i suoi 87 anni il fisico Antonino Zichichi.

Nella sua carriera di scienziato si è occupato di ricerca nucleare ed in particolare delle “particelle elementari”. Ha lavorato nell’ambito della fisica subnucleare presso i laboratori Fermilab di Chicago e CERN di Ginevra, dove nel 1965 ha coordinato il gruppo di ricerca che ha scoperto un antinucleo di deuterio (nucleo di antideuterio), nucleo di antimateria (da non confondere con il primo antiatomo).

Tra le sue scoperte si ricordano: l’energia effettiva nelle interazioni tra “quark” e “gluoni”; la struttura tipo-tempo del protone; il primo esempio di particella barionica contenente un quark della terza famiglia; l’effetto leading nella produzione di barioni con quark della seconda e terza famiglia. Sono infine suoi i progetti del circuito elettronico per la misura ad alta precisione (75 millesimi di miliardesimi di secondo) dei tempi di volo delle particelle subnucleari e il Laboratorio del Gran Sasso.

E’ stato invitato nella nostra cittadina da don Bruno Marchetti e dal Cardinale Giovan Battista Re per presentare l’enciclica “Laudato Sii” di papa Francesco ed in particolare il rapporto tra i “valori della scienza” e il valore della “fede” cristiana. Per Zichichi c’è distinzione e non separazione fra scienza e fede, perché l’uomo, è l’unico essere vivente dotato di ragione che utilizza il linguaggio scritto e la matematica.

Ha ricordato che la scienza moderna nasce da un “atto di fede in colui che ha fatto il mondo”, infatti tra le civiltà che si sono succedute sulla terra con uomini intelligenti e colti, il metodo scientifico trova la propria culla nell’idea che c’è una logica che il creatore ha posto nelle cose, nella natura, nell’universo. Galileo posa il suo sguardo sulle leggi scritte nei cieli, ma anche dentro le pietre.

La riproducibilità è la novità della scienza moderna. Per questo l’uomo è figlio di una logica rigorosa e non del caos. Inoltre ha ribadito che in troppi parlano di scienza senza aver fatto alcuna scoperta scientifica. Il rischio è di assistere ad un’Hiroshima culturale che fa essere scienza ciò che non lo è perché la teoria non è stata sintetizzata in una “formula matematica”.

Un ultimo concetto è stato presentato dal professore: la scienza è positiva sempre, ciò che fa problema è la tecnologia.

Ed è proprio questa la riflessione centrale contenuta nella “Laudato sii” di papa Francesco, perché invita ad un corretto discernimento fra tecnologia “buona” e “cattiva”.

 

 

 

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