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E adesso decidano i giudici

Il giorno 14 settembre, i Consiglieri di minoranza Rino Postiglioni, Viviana Rosati e Manolo Cipolla, hanno presentato un ricorso al TAR del Lazio facendo valere delle irregolarità nell’invio degli atti relativi ai bilanci Consuntivo 2015 e di Previsione 2016/2018 approvati dalla maggioranza nel Consiglio Comunale del 20 maggio 2016.

L’eventuale accoglimento di tale ricorso comporterà la sospensione del bilancio e, di conseguenza, lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Le motivazioni del ricorso al TAR possono essere così riassunte:

• Trasparenza e pubblicazione degli atti amministrativi in riferimento al bilancio;

• Approvazione del Bilancio senza il parere del Revisore dei conti;

• La Maggioranza ha respinto la richiesta di rinvio della votazione sul bilancio proposta dalla minoranza.

La trasparenza

Il documento contabile è stato licenziato favorevolmente dall’assemblea nonostante l’impossibilità di prendere visione del parere del Collegio dei Revisori, prima della seduta del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio. Il rendiconto di gestione non è stato pubblicato sul sito web istituzionale del Comune per favorire la trasparenza degli atti amministrativi ed inoltre non è stato predisposto e pubblicato, come prevede la legge in vigore, il rendiconto semplificato per il cittadino.

Sono state evidenziate altre particolarità come ad esempio che al rendiconto non è stata allegata la documentazione relativa ai debiti e ai crediti delle società partecipate e controllate dal Comune, nonché i bilanci degli organismi partecipati.

Assenza del parere dei revisori contabili

Il 4.5.2016, il Comune ha depositato il bilancio di previsione per il triennio 2016-2018 con i relativi allegati e in data 13.5.2016 è stato convocato il Consiglio comunale con all’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio di previsione, fissato per il 20.05.2016. La relazione del Revisore dei conti veniva invece depositata in data 19.05.2016, ovvero solamente il giorno prima la delibera consiliare. Il documento contabile è stato quindi licenziato favorevolmente dall’assemblea nonostante l’impossibilità di prendere visione, di fatto, del parere del Revisore.

Inoltre, il bilancio di previsione depositato presso gli uffici comunali, è stato redatto in forma sintetica e non analitica. Durante la discussione in Consiglio Comunale, l’opposizione ha evidenziato l’impossibilità per i consiglieri di presentare gli emendamenti al documento contabile e, più in generale, di svolgere compiutamente le proprie funzioni, in quanto nei fatti ai consiglieri è stato impedito di presentare emendamenti dal momento che non era agli atti il parere del Revisore dei Conti.

La Maggioranza respinge la richiesta di rinvio

Considerato che il Prefetto di Roma in data 18.05.2016 aveva concesso al Comune l’ulteriore termine di venti giorni per procedere all’adozione del bilancio di previsione per l’esercizio 2016, l’opposizione chiedeva poi sempre durante lo svolgimento del Consiglio Comunale, - attraverso una mozione - che venisse messa in votazione la proposta di rinvio dell’approvazione del bilancio.

Ebbene, nonostante i gravissimi vizi procedurali noti e riconosciuti anche dalla maggioranza e la volontà dell’opposizione di sanare detti vizi in sede amministrativa e senza ricorrere all’autorità giudiziaria, la richiesta per il rinvio veniva respinta e si procedeva ugualmente all’approvazione del bilancio preventivo.

Questi fatti comportano una grave lesione delle prerogative dei diritti della minoranza sia nella veste di cittadini del Comune di Palombara Sabina, sia come consiglieri interessati, non essendo stati posti nella condizione di esercitare adeguatamente i loro compiti di controllo sull’attività degli organi di governo dell’ente locale.

Quando l’opposizione controlla il lavoro della maggioranza….

Queste sono le ragioni, in sintesi, del ricorso presentato al Tribunale Amministrativo del Lazio. E’ solo questione di Democrazia e di trasparenza amministrativa… in quanto è così che l’opposizione può svolgere il suo compito di controllo democratico per la legalità degli atti di governo.

 

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