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Lo stallo delle concessioni cimiteriali

L’avviso del Comune di Palombara Sabina, riguardante le concessioni cimiteriali, in molti cittadini ha fatto sorgere perplessità sia sotto l’aspetto umano che economico.

Sull’argomento abbiamo provato ad avere lumi nei preliminari del Consiglio Comunale, il 30 novembre u.s., ma purtroppo la materia non la si è voluta trattare e ci è stato detto di presentare un’interrogazione specifica per poterne discutere nel prossimo Consiglio.

Nella stessa sede il Sindaco, sempre in merito alla questione, aveva assicurato: “Oggi abbiamo aperto una e-mail ‒ non conosco nemmeno l’indirizzo ancora; lo metteremo domani in un avviso ‒ attraverso la quale i cittadini possono fare richiesta per essere richiamati dagli uffici”.

Abbiamo aspettato, ma visto però che a noi a tutt’oggi non risulta che sia stata aperta nessuna e-mail, né tantomeno che sia comparso sui canali istituzionali alcun avviso, stiamo ora preparando un’interrogazione.

Nel frattempo, anche per chi non ha studiato giurisprudenza e non è avvocato, cercheremo comunque di capirci e di aiutare a capire un po' di più.

L’art. 93 del D.P.R. n. 803 del 1975, entrato in vigore il 9 febbraio 1976, sancisce che le concessioni cimiteriali devono essere a tempo determinato, eliminando, di fatto, quelle perpetue: questo perché concessione non vuol dire proprietà, ma utilizzo ed è normale perciò che vi sia una scadenza.

Successivamente con il DPR 285/90 è stato adottato, per tutto il territorio nazionale, il nuovo regolamento di polizia mortuaria che è stato ripreso e adottato, dal Comune, con delibera del C.C. 69/2007.

Detto nuovo Regolamento prevede, riguardo la durata delle concessioni, tre tipologie di contratti:

  • 10 anni per le inumazioni a terra
  • 30 anni per i loculi
  • 99 anni tombe di famiglia

Lo stesso regolamento poi, nelle norme transitorie relativamente all’argomento che stiamo trattando, è molto chiaro: in base all’art. 76, le concessioni assegnate prima dell’entrata in vigore del Regolamento stesso (26/07/2007) “…continuano a seguire, per quanto riguarda la durata della concessione, il regime indicato nell’atto di concessione stesso.”

L’avviso del nostro Comune, che riguarda soltanto alcuni padiglioni dei cimiteri di Palombara e Cretone, presuppone perciò la necessità di verificare i termini contrattuali alla luce di quanto sopra citato.

In altre parole è necessario verificare, atti alla mano, tipologia e decorrenza della Concessione.

Qualora, per motivi del tutto comprensibili, non si riuscisse a ritrovare l’Atto di Concessione (considerato il tempo trascorso e la più che concreta possibilità che i sottoscrittori siano a loro volta defunti) non ci dovrebbero essere problemi poiché copia dell’atto è, ovviamente, giacente nell’archivio dell’Ufficio Servizi Cimiteriali del Comune. Fornendo i dati necessari e con le modalità previste è possibile averne copia.

Qualora poi vi fossero delle concessioni non rientranti nella norma transitoria prevista nell’art.76 citato, avremmo da porre una domanda: “come si intendono impiegare i soldi dei rinnovi delle concessioni?

Forse a risarcire tutti i cittadini che hanno dovuto affrontare a loro spese lavori straordinari sui padiglioni che ospitavano i loculi avuti in concessione, per evitare che l’acqua penetrasse dove giacciono i loro defunti?

Oppure a fornire dei servizi basilari che nei nostri cimiteri non esistono ed il Comune dovrebbe invece garantire?

Domande che porremo nell’Interrogazione e che speriamo abbiano una risposta nel prossimo Consiglio Comunale.

 

 

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