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Il paese dell'acqua salata

Avete presente la bolletta dell’acqua? Mettetevi seduti e fate un bel respiro, perché c’è poco da stare sereni.

Il dato è clamoroso: il 65% del costo, cioè quasi i 2/3 di ciò che paghiamo, li stiamo regalando agli sprechi e alle inefficienze della nostra Amministrazione.

I numeri non sono opinioni.
I dati sono chiari e purtroppo anche “salati” come il costo delle nostre bollette.

Ad esempio, perché pagare 300 euro quando potrebbero essere 105?

Abbiamo iniziato a porci delle domande per capire bene come stanno le cose. Analizzando i dati dell’anno 2013, capirete come la situazione sia anomala e dura da digerire.


QUANTA ACQUA IL NOSTRO COMUNE ACQUISTA?

Il Comune di Palombara Sabina acquista l'acqua da CIS e ACEA, che erogano 70 lt/s così ripartiti: 32 lt/s dal CIS e 38 lt/s da ACEA.

In particolare possiamo dire che la suddivisione del flusso idrico nel territorio del Comune è così ripartita:

a. ACEA = 36 lt/s Palombara S. (Rofoline)
b. ACEA = 2 lt/s Marzolano
c. CIS = 10 lt/s Cretone
d. CIS = 10 lt/s Stazzano
e. CIS = 12 lt/s Palombara (Castiglione)


PRIMO PUNTO CERTO:
il Comune di Palombara Sabina acquista l’acqua da CIS (46%) e ACEA (54%), le quali erogano annualmente 70 lt/s.
In totale, parliamo di 2.207.520 mc/annui di cui ne vengono fatturati 2.059.000.

Come vengono spesi i soldi della bolletta dell’acqua?
Per questo servizio, il Comune emette un ruolo per le 4.877 utenze del territorio per un importo totale di 1.114.816,30 euro, da cui va poi detratta una percentuale di mancata riscossione pari al 20% (quantificabile in circa 230.000 euro).

SECONDO PUNTO CERTO: nell’anno solare 2013 il Comune di Palombara Sabina ha:

a) pagato i fornitori (ACEA e CIS) per 2.059.000 mc annui d’acqua per erogare il servizio idrico;

b) chiesto alla cittadinanza per il canone, il contatore, la manutenzione della rete idrica e fognaria e per il depuratore una cifra pari a € 1.114.816,30.

Questa cifra è così ripartita:

• Canone: € 819.340,00

• Nolo contatore: € 16.531,68

• Manutenzione: € 16.531,68

• Fognatura: € 154.681,45

• Depurazione: € 93.508,00

Fin qui, niente di strano: le aziende ci forniscono l’acqua e noi la paghiamo.

I dati che abbiamo riassunto e presentato sono il tentativo di rendere chiara e trasparente la bolletta dell’acqua per i cittadini di Palombara.


DI QUANTI MC ANNUI D'ACQUA HANNO BISOGNO I CITTADINI DI PALOMBARA?

Dalla lettura dei contatori e dalla consultazione del ruolo, si evince che i cittadini consumano 700.000 mc/annui.

TERZO PUNTO CERTO: la richiesta di acqua da parte della cittadinanza è pari a 700.000 mc annui. Dunque possiamo identificare con ragionevolezza in questa cifra l’effettivo consumo e la domanda di erogazione del servizio idrico nelle abitazioni dei cittadini. Se l’offerta è maggiore significa che c’è abuso negli allacci e dispersione sulla rete.

Ma dov’è la “fregatura”?
Ora osserviamo i due dati: a) l’acqua acquistata e b) l’acqua necessaria per le esigenze dei cittadini.

Avete capito bene: 2.059.000,00 acquistati - 700.000,00 per il fabbisogno della popolazione = 1.359.000 mc/annui di differenza!

QUARTO PUNTO CERTO: a colpo d’occhio si nota una sproporzione tra l’acquisto (CIS - ACEA) e l’effettivo consumo d’acqua. La distanza è pari al 65% del flusso idrico (come si può vedere nel grafico). E’ lecito chiedersi dove vada a finire il 65% dell’acqua acquistata in più? Certamente non può essere solo questione di evasione o di abusi negli allacci nelle condutture dell’acquedotto comunale. Una cifra così elevata può essere giustificata con una perdita quotidiana di centinaia di mc nella rete idrica.

 

QUINTO PUNTO CERTO: il Comune compra più acqua del necessario per 2/3. Noi utenti paghiamo (per) 2/3 di acqua che non usiamo. Questo giustifica le "bollette" così salate.

E tornando all’esempio dalla bolletta di 300 euro c’è da chiedersi: a chi stiamo “regalando” i 195 euro di eccedenza, di acqua che non consumiamo? Le fontanelle sono una minima parte, certamente gli allacci abusivi e perdite della rete idrica fanno la parte del leone.

Adesso, se dopo esservi seduti e aver fatto un bel respiro, sentite un bruciore nello stomaco è perché la “presa in giro” è grossa. C’è da avere gli occhi aperti e la testa sveglia perchè mentre ci sfilano un mucchio di soldi (non dovuti, perchè non consumati),

pensate che l'Amministrazione stia cercando dei rimedi?

 

SESTO PUNTO CERTO: la risposta è NO e così il buon cittadino deve continuare a bere un’acqua molto salata e indigesta per le tasche!

Infatti per la nostra Amministrazione la lettura dei contatori è inutile, Il controllo del territorio è pressocchè carente e così proliferano gli abusivi, mentre la nostra rete idrica obsoleta (e poco funzionale) è continuamente in manutenzione.

Basta guardarsi attorno, anzi sotto i piedi, per rendersi conto delle perdite della rete. I tombini sono "fontanelle" e le nostre strade stanno con delle “toppe” che lasciano il tempo che trovano.

Senza contare i progetti di acquedotto dimenticati nel cassetto e la mancanza di acqua potabile in aree periferiche ma densamente popolate del Comune.

SETTIMO PUNTO CERTO: una cattiva e non accorta gestione del problema idrico da parte dell’Amministrazione non è di oggi; ma oggi più di ieri, l’acqua è salata e indigesta alle tasche dei cittadini.

Il Comune acquista acqua da ACEA a 0,25 euro e dal CIS a 0,18 euro al litro per 70 l/s, pari a 2.207.520.000 litri (2.207.520 mc).

Ora proviamo ad immaginare…

Considerato che la quantità effettivamente consumata è pari a 700.000 mc annui, cioè a 700.000.000 litri, uguali a 22 l/s, possiamo ipotizzare che siano prelevati dai cittadini del Comune altri 22 l/s da allacci abusivi. Provate ad immaginare un altro Comune come Palombara che illegalmente si allaccia alla nostra rete idrica. Questa ipotesi fa arrivare il fabbisogno del nostro territorio a 44 l/s dell’acqua disponibile.

Rimangono ancora 26 l/s che vanno dispersi, sprecati: 93.600 litri ogni ora!


OTTAVO PUNTO CERTO:
 e anche questo dato sconvolge: 93.600 litri ogni ora si disperdono e nulla o quasi viene fatto per impedire che questo patrimonio venga in qualche modo protetto.

Non è retorico ricordare quanto l’acqua a livello mondiale sia un bene prezioso e che questo spreco grida vendetta. I dati diffusi dalle organizzazioni internazionali inoltre ci dicono che la disponibilità di acqua potabile sarà sempre meno, e quindi la prima cosa da fare è di non disperderla perché qualcuno inizia a parlare (e a ragione) di “oro” azzurro.

I numeri non sono opinioni.

I dati parlano chiaro e l’inazione dei nostri amministratori ci fa capire perchè il costo dell’acqua a Palombara è così salato e gli sprechi sono così evidenti. Certamente oggi i cittadini sanno anche chi ringraziare.

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