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Consiglio Comunale del 28 settembre 2017: Mu.Sa. (inquietante)

Il Consiglio Comunale è stato convocato esclusivamente per individuare, tra le partecipazioni possedute, quelle da alienare, come richiesto dalla legge, e tutto il dibattito è stato incentrato sulla quota pubblica detenuta dal Comune nella MU.SA. s.r.l..

Ricordiamo che la Municipalizzata Sabina è stata costituita nel 2006 dal comune di Palombara, che ne deteneva il 100%, per svolgere determinati servizi a favore del comune, per cui venivano assunti 14 dipendenti. Nel 2012, considerato che la MU.SA. per due anni consecutivi aveva chiuso il proprio bilancio in negativo, il comune fu costretto, per legge, a scegliere se privatizzare completamente la società oppure a mantenerne una quota di minoranza: fu scelta questa seconda strada mantenendo il 40% della società e vendendo il resto ad un privato.

Successivamente, con un “contratto di servizio” sottoscritto il 6 agosto del 2013 per la durata di 9 anni, si affidavano alla società, non più interamente pubblica, quasi tutti gli stessi compiti che svolgeva in precedenza con l’accordo di mantenere lo stesso personale.

Nel 2016, l’attuale Maggioranza, concordava con il socio privato l’assunzione di ulteriori 3 dipendenti, incrementando il corrispettivo da erogare annualmente alla MU.SA. per i loro emolumenti.

Ora il Sindaco con la sua Maggioranza più il voto favorevole di un membro della minoranza, molto prima della naturale scadenza del contratto (2021), sceglie di alienare la propria quota del 40% con l’obbligo di portare a termine la vendita entro un anno.

Le motivazioni addotte dal Sindaco per giustificare questo passo sono diverse:
1. La scelta è dettata dalla Corte dei Conti con delibera del 20 ottobre 2016;
2. Il servizio ha un costo eccessivo per le casse comunali: ogni anno il comune dà alla Musa 700.000,00 €;
3. L’amministratore unico percepisce un compenso eccessivo pari a 60.000,00 € all’anno;
4. Finora la società ha svolto poco e male l’impegno di stanare gli evasori delle varie tasse comunali.

Nel merito si può eccepire quanto segue:
1. Nel “dispositivo” della delibera della Corte dei Conti citata, non si fa riferimento all’obbligo di vendita;
2. Nei costi per il Comune è inserita la spesa per il personale in servizio nel 2013 che, come specificato nel “contratto di servizio”, ammontano a 420.000 €, a cui vanno aggiunti quelli per i dipendenti assunti nel 2016.


La posizione di Progetto Palombara in merito a questo problema è la seguente:

- Non siamo pregiudizialmente contrari alla vendita della quota in possesso del Comune (se lo fossimo stati i nostri rappresentanti in Consiglio avrebbero votato contro). La nostra astensione è dovuto al fatto che avremmo desiderato più chiarezza e trasparenza sul perché della decisione di vendere, senza millantare numeri e cifre facilmente confutabili;

- Avremmo preferito più chiarezza e trasparenza sull’analisi circa i futuri costi, perchè chi subentrerà acquistando la quota del Comune, e dovrà subentrare necessariamente qualcuno (certamente un privato!!!???) , lo farà se riterrà di poterci guadagnare, e non certo per filantropia!! Senza contare che si dovrà necessariamente e obbligatoriamente tutelare gli attuali posti di lavoro. Parafrasando le parole dette in Consiglio dal sindaco, a cui piace molto fare il “maestro”, ricordiamo a noi stessi il proverbio che recita: “chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova”; augurando a lui e a noi di non incorrere nel proverbio che recita: “chi lascia la via vecchia per la nuova peggio si trova”.

- Avremmo preferito che la “Commissione di Studio” appositamente costituita solo da un mese e mezzo, avesse più tempo per avere a disposizione elementi certi relativi agli accertamenti sull’evasione. Ci piacerebbe fare il confronto tra gli accertamenti sulle evasioni fatti nei 5 anni in cui è stata di proprietà esclusiva del Comune e quelli fatti dal 2013 ad oggi. E vorremmo capire meglio come mai quando la MU.SA. era interamente controllata dal Comune accumulava debiti ed invece dal 2013 consegue utili per circa 150.000 € l’anno, di cui il il 40% saranno introitati dall’ente pubblico.

- E’ stato accennata la possibilità che la società MU.SA. sia sorta nel 2006 per sopperire all’impossibilità di assumere nuovo personale da parte dell’amministrazione comunale per garantire i servizi ai cittadini. Il Sindaco a questa ipotesi ha fatto finta di cadere dalle nuvole. Non faccia lo gnorri e non si nasconda dietro un dito… Nel 2006 faceva parte della Giunta Comunale!! Allora ci spieghi perché, pur essendo i dipendenti comunali in grado e in numero congruo per poter svolgere le funzioni poi affidate alla MU.SA., si sia creata una partecipata municipalizzata assumendo 14 dipendenti.

- Infine ricordiamo, sempre a noi stessi, che la base d’asta con cui il Comune ha posto a gara un contratto di servizio era maggiore di quanto offerto dal socio privato subentrato al 60%. Siccome siamo ignoranti il Sindaco ci spieghi perché fu stabilito un prezzo che secondo gli attuali amministratori risulta così gravoso?

 

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