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2018: chi paga? I soliti noti... "Monnezza è ricchezza", ma non per i Palombaresi

Come tutti gli anni, i nostri concittadini attendevano, speranzosi, gli importi delle tasse comunali che devono pagare per il 2018, ed ecco finalmente la convocazione del Consiglio Comunale per giovedì 12 aprile, in cui, tra i vari punti all’ordine del giorno, vi era l’approvazione delle tariffe Tosap, Imu, Irpef, Tasi e Tari.

La speranza, il desiderio, il miracolo di vedere anche un piccolo ribasso, fosse solo per una delle tasse di cui sopra svaniva immediatamente. Infatti leggendo le proposte di Delibera, si notava la conferma delle tariffe per tutti i punti.. neanche un minimo di suspense, di attesa fino al giorno del Consiglio Comunale.

L’esposizione delle delibere relative alle varie tariffe da parte del Delegato ai Tributi, è stata semplice e veloce: in pratica si è limitato a confermare le tariffe dello scorso anno.

I rappresentanti di Progetto Palombara hanno contestato la volontà di voler applicare, per il terzo anno consecutivo, le aliquote al massimo consentito dalla legge, soprattutto in considerazione della mancata lotta all’evasione e all’elusione giunta a livelli inaccettabili.

Abbiamo quindi assistito ad una votazione favorevole all’unanimità della maggioranza, e la minoranza concorde questa volta nell’esprimere un voto contrario sulle delibere presentate.

Quando però si è giunti a parlare della TARI (Tariffa sui Rifiuti) il nostro dissenso si è fatto ancora più aspro e il nostro consigliere Rino Postiglioni, con un intervento duro e motivato, ha espresso tutta la nostra rabbia per una tassa che immotivatamente continua a non diminuire.

Ricordiamo che la TARI è una tariffa che viene calcolata esclusivamente sulle spese necessarie per il servizio svolto, in altre parole quello che pagano i cittadini deve servire esclusivamente per pagare il servizio di raccolta e smaltimento…

Ora, i rifiuti differenziati (plastica, carta, vetro, e metalli), vengono venduti ai consorzi e noi continuiamo a chiedere, come ormai facciamo da 5 anni, dove finiscono questi soldi? Perché non ve ne è traccia sul piano finanziario della TARI?

E ancora: cosa aspettiamo ad attivare il Centro di Raccolta Comunale che permetterebbe, tanto per cominciare, di risparmiare oltre 60.000 euro l’anno, necessari oggi per le giornate ecologiche?

E ancora: perché le 2 compostiere per l’umido costate 37.478,40 euro tre anni fa e posizionate nelle mense scolastiche di Palombara e Cretone non sono mai state utilizzate e noi paghiamo cifre esorbitanti per lo smaltimento dell’umido prodotto dalle mense?

Per essere corretti il Consigliere Delegato all’Ambiente ha riferito che proprio la mattina del 12 aprile (!!!) erano arrivati i dati della vendita del materiale differenziato, che però per questione di tempo non erano stati inseriti nel piano finanziario.

Ci domandiamo allora: visto che il contratto prevede che la ditta si impegna a trasmettere ogni 3 mesi al comune le fatture emesse nei confronti del comune per il conferimento dei rifiuti differenziati in filiera, perché questi dati arrivano solo ora? A quale periodo si riferiscono?

Perché 15.000 euro per 5 anni ci sembrano veramente pochi!!!

Siamo stanchi di essere presi in giro, la TARI poteva e doveva essere abbassata!!!



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