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In tempo le elezioni, le Giunte Comunali risorgono

La democrazia fa miracoli, anche far tornare in vita giunte e amministrazioni comunali cadute per cinque anni in un coma profondo, dal quale, si temeva, non dovessero più svegliarsi.

E invece, appena fissata la data delle prossime elezioni, a Settembre, ecco che al Comune di Palombara sindaco e giunta si sono miracolosamente rimessi in moto annunciando mirabolanti interventi pubblici per i cari palombaresi, dimenticati per un lustro assieme al loro paese, alle frazioni e a tutto il territorio. 

Strade dissestate, raccolta dei rifiuti nel marasma con la conseguenza che strade di ogni tipo e vicoli del centro storico sono sempre più sporche e degradate.

Il castello resta chiuso ai visitatori nonostante qualche eroico gitante si ostini ancora a degnarsi di venire in questo lembo di Sabina.

Chi vive nelle campagne poi è addirittura invisibile per questa amministrazione, a meno che ovviamente non si abbia qualche amico, o amico dell’amico, nelle stanze dei bottoni o si sia in grado di assicurare qualche manciata di voti.

A Palombara sembra proprio che il bene comune sia un concetto estraneo e sconosciuto, tanto è vero che ancora prevalgono le logiche clientelari da prima Repubblica: si fa solo quello che serve ad assicurare i voti e che torna utile a quegli “amici” che quei voti li portano. Niente più.

Intanto sulle pagine social del Comune ci si vanta dell’inizio dei lavori per il centro di raccolta dei rifiuti urbani, tralasciando ovviamente di dire che tale opera doveva essere stata fatta più di cinque anni fa, e dell’ennesimo rifacimento di viale XXIV Maggio, senza specificare che è la terza volta che vengono dilapidati soldi delle nostre tasse per una pavimentazione inadatta e sbagliata.

Purtroppo è brutto fare polemica ma i fatti sono questi e vale la pena ricordarlo per fare in modo che a Palombara non tocchino altri cinque anni di abbandono e decadenza.

Palombara ha la possibilità di rialzarsi a patto che i palombaresi comincino finalmente a pensare con un po’ più di lungimiranza al bene loro, dei propri figli e del proprio territorio, smettendo di elemosinare qualche briciola da una amministrazione comunale che si ricorda di loro solo in tempo di elezioni.

 

 

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