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La nuova Programmazione EU 2014 - 2020

Per i cittadini di Palombara e per un’Amministrazione Comunale, l’Europa sembra lontana. Più o meno coincide con il concetto di continente e di moneta unica che portiamo in tasca.

La nostra cittadina sembra troppo lontana, troppo piccola per abitanti e con problemi antichi e impegnativi, che sembra essere condannata a “paese dormitorio”. D’altro canto, cosa ha ricevuto dall’Unione Europea?

La risposta è semplice: la ristrutturazione del Castello Savelli. Le risorse economiche messe a disposizione dall’Unione Europea per lo sviluppo locale (GAL) hanno permesso la ristrutturazione di una parte dell’antico castello medioevale.

Ma con le risorse dell’Unione Europea è stato possibile, per esempio, creare la via Francigena di Francesco (Cammini d’Europa) che attraversa il nostro territorio.

La domanda corretta che deve porsi un buon amministratore è la seguente:
Con la programmazione 2014 - 2020 dei Fondi Europei cosa è possibile realizzare nel nostro territorio?

Progetto Palombara, aperto al dialogo con tutti, si candida ad amministrare il nostro Comune con questo spirito. Ci siamo posti questa domanda e possiamo rispondere concretamente. La prima cosa da fare è capire quali siano gli obiettivi e come funziona la nuova programmazione 2014 - 2020. L’Europa è vicina ai cittadini europei con programmi quadro ed altri strumenti (Fondi strutturali), che è necessario conoscere e comprendere, per poter poi utilizzare al meglio le risorse finanziarie messe a disposizione.

La nuova Programmazione dell’Unione Europea EU 2020

La nuova programmazione dell’EU non si discosta dalle precedenti e agisce su due ambiti:

- i fondi a gestione diretta, assegnati in modo competitivo con avviso pubblico europeo, pensati per lo sviluppo dei territori e per sostenere le Aziende e le PMI (Piccole e Medie Imprese) del continente. I programmi tematici rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogate le sovvenzioni (grants) a sostegno di progetti europei. I principali programmi dell’UE 2014-2020 rivolti ai territori e alle imprese sono:
Programma per la competitività delle imprese e delle PMI COSME.
Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon 2020.
Programma per l'ambiente e l'azione per il Clima LIFE (Ambiente).
Programma Europa Creativa (Programma per le imprese nei settori culturali e creativo).
Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI, EU programme for Employment and Social Innovation).
Meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility, CEF - Infrastrutture, trasporti, energia, telecomunicazioni e TIC)

- i fondi che l’Europa mette a disposizione dei diversi Stati, assegnati successivamente alle regioni, definiti “fondi strutturali, sono i fondi che ogni Regione Europea amministra per lo sviluppo del proprio territorio secondo priorità ed obiettivi comuni. Essi sono:
• il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
• il Fondo Sociale Europeo (FSE).
• il Fondo di Coesione (FC).
• il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR).
• il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).

Tutte le regioni dell’Unione europea possono beneficiare dei fondi FESR e FSE, mentre solo le regioni in ritardo di sviluppo possono ricevere il sostegno del “Fondo di coesione”.

Gli obiettivi per la programmazione 2014-20 sono stati riassunti nello slogan: una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva.

In sintesi possiamo dire che la strategia di Europa 2020 è incentrata su tre priorità:

- crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.
- crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva.
- crescita inclusiva: facilitare un'economia con un alto tasso di occupazione, che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale.

Queste tre priorità, che si rafforzano a vicenda, delineano un quadro dell'economia di mercato sociale europea per il XXI secolo. Questo progetto può trovare adeguati spazi di realizzazione se i livelli d'istruzione divengono più elevati e i progressi compiuti nell'aumentare il tasso di occupazione contribuiscono a ridurre la povertà. Una maggior capacità di ricerca e sviluppo e di innovazione in tutti i settori dell'economia, associata ad un uso più efficiente delle risorse, migliorerà la competitività e favorirà la creazione di posti di lavoro. Investendo in tecnologie più pulite a basse emissioni di carbonio si proteggerà l'ambiente, si contribuirà a combattere il cambiamento climatico e si creeranno nuovi sbocchi per le imprese e nuovi posti di lavoro.

Il territorio come riferimento

Si comprende bene l’importanza di avere un piano di sviluppo del territorio. Esso è indispensabile per interagire con la Regione Lazio e l’Unione Europea. Solo così è possibile attrarre le risorse economiche necessarie per migliorare la qualità della vita delle nostre popolazioni e creare nuova occupazione. Questa semplice e banale osservazione ci fa capire che da soli si muore ed è indispensabile pensare la crescita economica del nostro Comune a partire da una visione di territorio condivisa anche con gli altri Comuni.

Ai Comuni non rimane altro che pensare insieme e stipulare un patto tra grandi e piccole municipalità per gestire la sanità, l’istruzione (in particolare per le strutture pre-scolari e il sistema di formazione professionale), l’imprenditorialità, lo sviluppo urbano e la formazione nella Pubblica Amministrazione. Nei prossimi anni sono da pensare e creare (o rivitalizzare) nuove strutture: l'Unione dei Comuni o il modello dei Patti territoriali. Solo le reti composte da piccoli soggetti possono attrarre risorse significative e programmare iniziative che nel lungo periodo possono dare come frutto la crescita economica e l’occupazione.

Fare tesoro delle vecchie esperienze e pensare lo sviluppo come partecipazione popolare.

Le esperienze pregresse ed attuali evidenziano la necessità di migliorare gli strumenti d'assistenza tecnica in favore dei gruppi Leader (il Comune di Palombara è inserito all’interno del Gruppo di Azione Locale – GAL Valle dell'Aniene). Cresce in tutti gli operatori la consapevolezza della necessità che i diversi soggetti che desiderano partecipare ai programmi europei sappiano orientarsi nella progettazione, gestione e chiusura di un progetto.

Ad esempio lo Sviluppo locale di tipo partecipativo (Community-Led Local Development - CLLD) offre un approccio integrato bottom-up in risposta alle complesse sfide territoriali e locali attraverso il coinvolgimento delle comunità locali.

Per l’Unione Europea, la Democrazia Partecipata è la via maestra dello sviluppo locale.

In poche parole l’Europa ci chiede di “progettare dal basso”: pensare e agire con lo stile che il nostro gruppo civico ha iniziato a fare. L’idea di partecipazione democratica è ben spiegata nelle pagine del nostro sito.

La proposta di coinvolgere i cittadini, i gruppi civici, gli imprenditori, le associazioni, i portatori di interessi diffusi…, che sono nati in questi ultimi mesi non può essere una semplice moda passeggera. Il nostro futuro passa attraverso forme di partecipazione su specifiche aree. La partecipazione e la progettazione dal basso crea una modalità operativa che cerca di far prendere decisioni ad un territorio che intende creare sviluppo, sostenere le fasce più deboli della popolazione, innovare.

La quadruplice elica dello sviluppo

Lo sviluppo locale passa attraverso l’interazione tra quattro attori co - protagonisti:

- la Pubblica Amministrazione. Il nostro obiettivo è di coinvolgere i comuni della Bassa Sabina in un progetto di sviluppo locale. Concretamente si tratta di dar vita ad una strategia condivisa capace di sostenere iniziative d’informazione e formazione. Una crescita intelligente è quella che promuove la conoscenza e l'innovazione come motori della nostra futura crescita economica e sociale.

- le Piccole Medie Imprese (PMI). la crescita di un territorio è possibile solo con il protagonismo. E’ necessario fare in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la crescita, creare posti di lavoro di qualità e contribuire ad affrontare le sfide proprie della società europea e mondiale. Per raggiungere questo obiettivo la nostra azione, come amministratori, deve essere associata all’imprenditoria locale, ai finanziamenti e un'attenzione particolare per le esigenze degli utenti e le opportunità di mercato.

- l’istruzione e la formazione. L’obiettivo è aumentare e migliorare la qualità generale di tutti i livelli dell'istruzione dalla scuola primaria alla secondaria e della formazione professionale. Combinando insieme la qualità del percorso di istruzione e formazione con il mondo del lavoro e con lo spazio Europeo sarà possibile, per i nostri giovani, pensare al un futuro da protagonisti.

- la società civile (associazioni, gruppi e movimenti presenti in un territorio). Non è possibile e non è realistico pensare di creare sviluppo senza il coinvolgimento e la partecipazione democratica. Le associazioni e i gruppi civici, i portatori d’interesse e del mondo “no profit”, sono anch’esse promotrici di sviluppo. L'obiettivo terminale è quello di garantire a tutti “accesso” e “opportunità” durante l'intera esistenza di ciascun cittadino dell’Unione Europea. L'Europa deve sfruttare appieno le potenzialità della sua forza lavoro per far fronte all'invecchiamento della popolazione e all'aumento della concorrenza globale.

Questa visione generale della programmazione 2020 dell’Unione Europea ci permette di fare queste considerazioni finali:

1. non si può andare verso il futuro da soli, è necessario fare rete con gi altri comuni;

2. è necessario pensare un progetto e scriverlo insieme facendo attenzione agli attori locali e ai portatori d’interesse.

Le opportunità di lavoro possono nascere ed essere colte solo in un territorio intelligente e competitivo, capace di fare scelte sostenibili ed inclusive. In queste tre parole è tracciato il nostro sentiero per i prossimi 5 anni.

 

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