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Le nove Muse inquietanti

Ci sono le Muse, divinità dell’antica religione greca. Sono figlie di Zeus e della dea della “Memoria”. La loro guida è Apollo. Per i Greci le Muse ispiratrici erano “nove” e permettevano l’accesso alle arti, in particolare alla poesia, alla musica…. al bello! Rappresentavano l’ideale supremo dell’Arte intesa come Verità del “Tutto”.

C’è poi un quadro di De Chirico dal titolo le “Muse inquietanti”. Lo dipinse nel 1917. Un quadro che racconta di una città deformata, di una piazza pavimentata con dei tavolacci, con spazi vuoti e senza persone, al loro posto dei manichini. Si intravede il castello di Ferrara. Sono solo tracce vuote, forme prese dalla vita che non vivono, ricordano la vita, la storia (il monumento) quando tutto è già passato, quando la vita vera è fuggita.

Questo quadro sembra il ritratto della nostra Palombara: spoglia e inanimata, senza futuro. La vita politica a Palombara è un vuoto che inghiotte la vita, il futuro, i valori veri dello stare assieme. Si gioca e tutto si nasconde. Alla fine non rimane che desolazione, una città “squinternata”, violata.

In questo momento l’attività politica nella nostra città è tutta rivolta alla questione “MU.SA.”: questa è la prima Musa inquientante (Per chiarire non c’è alcun riferimento alle divinità della Grecia ma il richiamo è a De Chirico). Mu.Sa., in questo caso, sta per Municipalizzata Sabina, società con capitale al 60% di privati e al 40% comunale. Il Sindaco, soprattutto, è concentrato sulla questione vendita della MU.SA... spera di fare cassa!

C’è molto da dire su questa questione perché è storia antica e tentacolare, con molti interessi che entrano in gioco e con risvolti ancora da chiarire. I cittadini di Palombara ne sanno qualcosa perché già hanno visto i loro soldi volatilizzarsi nella municipalizzata per i servizi. Il valore totale che è stato stimato dai periti incaricati è pari a 823.000,00 euro, che significa che il Comune dalla sua vendita potrebbe ricavare 329.200 euro.

Ora la partita si gioca su altri parametri, rappresentati dai dividendi sugli eventuali attivi dei bilanci degli ultimi anni, e non solo. In questo momento tutto sembra incerto anche per via degli interessi non sempre coincidenti tra i diversi attori (socio pubblico e privato). Per questo il nostro gruppo ha chiesto la costituzione di una Commissione di Studio che abbia la possibilità di accedere a tutta la documentazione prodotta dalla Municipalizzata nel corso degli anni, consentendo all’intero Consiglio Comunale di disporre di tutte le informazioni possibili per esercitare un efficace controllo sullo sviluppo della vicenda.

Tutto per poter scongiurare che anche questa volta non siano gli interessi dei cittadini a prevalere, ma quelli di qualcun altro per perseguire obiettivi che non sempre hanno come finalità il bene comune.

A ben guardare di Muse Inquietanti in giro per Palombara ce ne sono più di una… eccole.

La seconda Musa inquietante è il “Sindaco” da solo al comando in questo ultimo periodo. Un sogno che per Lui si realizza. Come ormai tutti sanno circa venti giorni fa è stata azzerata la Giunta Comunale e agli Assessori sono state ritirate le deleghe. E’ di ieri la notizia del nuovo assetto della Giunta (rimasta invariata) con qualche scambio di deleghe. Nella prima repubblica avrebbero detto un rimpasto di governo, una danza di poltrone.

Ma come commentare questa decisione del ritiro delle deleghe?

La terza Musa inquietante è la gestione economico-finanziaria del nostro Comune. È chiaro a tutti che siamo in situazione di pre - dissesto, o di fallimento. Con un debito così elevato (ricordiamo di oltre 13 milioni di Euro) non è possibile fare programmazione, gestire in modo positivo i servizi a favore dei cittadini e diventa difficile pagare gli stipendi ai dipendenti. Si dovrà parlare solo di tagli e risparmi. Il rischio è serio perché uno o due pagamenti di contenziosi imposto dal Tribunale di Tivoli, oggi, può mandare in dissesto (fallimento) il Comune. Inquieta dunque il modo temerario e irresponsabile di gestire la finanza pubblica del Sindaco e della giunta. Ricordiamo il profondo rosso del Bilancio.

Come sarà possibile risanare questo debito?

La quarta Musa inquietante è l’abbandono dei funzionari e il vuoto dei dirigenti nei settori importanti. Il Segretario Comunale è andato via, ha buttato la spugna in terra rinunciando. Il Comandante dei Vigili Urbani si è trovato un posto migliore alla Regione Lazio. Il Responsabile dell’Area Tecnica è “protempore”. Queste figure istituzionali sono il perno dell’attività amministrativa. Se i funzionari “abbandonano” qualcosa vorrà pur dire.

Si abbandona la barca prima che affondi?

La quinta Musa inquietante è il debito che il Comune ha con la Pragma, che gestiva il servizio di raccolta dei rifiuti fino al gennaio u.s.. In questi giorni è stato avviato un contenzioso legale del valore di 1.801.331,28 euro presso il tribunale di Tivoli. La società chiede che vengano pagate le somme dovute da contratto che non sono state ancora liquidate. Ma non è la sola. Alla nuova società (Ge.Se.Pu.) che è subentrata sono stati liquidati solo i mesi di febbraio e marzo e la qualità del servizio ha subito un brusco e deciso peggioramento. Anche la gestione di questo aspetto della vita della nostra città lascia senza parole.

Qualcuno pensa al decoro urbano e alla qualità della vita a Palombara e nel suo territorio?

La sesta Musa inquietante sono i servizi per la raccolta delle acque nere e dei depuratori (le fogne) nelle frazioni di Cretone e Stazzano. La realizzazione del depuratore a Stazzano sarà un miraggio. È una promessa che con molte difficoltà potrà essere mantenuta da questa e forse dalle prossime Amministrazioni. Il contributo della Regione Lazio c’è stato ma i depuratori non funzionano. A quanto ammonti il contributo regionale ricevuto dal Comune sino ad oggi e com’è stato speso, è un mistero. La commissione d’inchiesta sulle opere pubbliche realizzate negli anni precedenti, è in attesa di una lettera dalla Regione Lazio chiarificatrice. Sono trascorsi mesi e non arriva. È certo che per i prossimi anni il depuratore per Stazzano non si realizzerà. Quello di Cretone dopo due anni dalla sua inaugurazione non funziona e non è chiaro quando potrà essere attivato.

La salvaguardia del territorio è solo uno slogan?

La settima Musa inquietante è rappresentata dal Piano Integrato di Piedimonte. Una mano, per fermare lo scempio, è stata data dagli antichi romani. I ruderi portati alla luce durante i sondaggi svolti sul terreno, hanno avuto un effetto buono. La Sovrintendenza ai Beni Archeologici del Lazio ha ridimensionato la cubatura concessa, che sembra essere inferiore alle aspettative di business dei costruttori. Come si può vedere tutto è fermo e tutto tace…. Speriamo per sempre!

Per salvaguardare il territorio era necessario “far emergere” il buon senso degli antichi Romani? Non era sufficiente una riflessione pacata da parte dei nostri amministratori prima di concedere il Nulla Osta?

L’ottava Musa inquietante è l’evasione del pagamento dei tributi comunali, certificata nel Bilancio consuntivo comunale del 2016, che ha ormai quasi raggiunto il 60%. Solo il 40% dei cittadini paga regolarmente le tasse comunali, e la sbandierata lotta all’evasione produce effetti quasi irrisori.

Con questa situazione come è possibile pensare ad un risanamento delle casse comunali?

La nona Musa inquietante è lo slogan che campeggia nelle stanze del potere: idee che diventano azioni.

C’è da chiedersi dove sono le idee e che fine hanno fatto le azioni? Questa domanda dovrebbe inquietare non poco il nostro Sindaco!

A noi piace pensare alle dee che ispirano il bello, la vita, i sogni: alle Nove muse, divinità dell’antica Grecia figlie di Zeus e di Memoria. Ecco, “Memoria…”. Ne avremo bisogno per il futuro. Per non cadere in una visione di città vuota, senz’anima è necessario cogliere l’ispirazione, creare il bello e pensare al positivo che ci circonda.

Un grazie a chi si impegna per rendere il nostro territorio bello, autentico e migliore.

Noi vogliamo farci ispirare dalle 9 muse figlie di Zeus e allontanare - per sempre - le muse inquietanti che disturbano la serenità di tutti.

 

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