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Stipendi Dipendenti AVR: non è solo questione di soldi

Questo articolo è dedicato ai nostri operatori ecologici dipendenti dell’AVR. A coloro che con dignità, senso civico e responsabilità sociale, ogni giorno si alzano la mattina per raccogliere i rifiuti che noi cittadini differenziamo e mettiamo fuori dalle nostre porte, e non ricevono da mesi lo stipendio. Non vogliamo solo ringraziare, ma queste parole vogliono essere soprattutto un atto di solidarietà.

La situazione è vicina al collasso. Gli stipendi del mese di giugno sono stati pagati il 14 agosto, mentre la quattordicesima mensilità e il mese di luglio (nel quale sono ricompresi i rimborsi IRPEF dell’anno precedente) non sono ancora arrivate nei portafogli degli operai.

Ed agosto? Ad oggi, nessuno ha la certezza del giorno o più in generale dei tempi entro i quali i dipendenti AVR potranno ricevere i soldi che gli spettano (giustamente!) dopo aver lavorato. Nelle persone e nelle famiglie questa situazione porta con se seri problemi: per loro, questa è un’estate da dimenticare.

Ora qual è il problema? Il Comune ha pagato direttamente all’azienda AVR le fatture fino al mese di settembre 2018, ma verosimilmente l’azienda, fruendo di anticipazioni bancarie, dovrebbe aver incassato quanto dovuto dal Comune, fino al mese di febbraio 2019. Questo significa che il Comune non è perfettamente in regola con i pagamenti, ma un’azienda che gestisce una serie di appalti per la raccolta dei rifiuti per milioni di euro, non può non assumersi il rischio d’impresa, di anticipare 5 o 6 mensilità ai propri dipendenti. E questo è un fatto!

Ma, i soldi non ci sono anche perché troppi cittadini di Palombara non pagano la TARI: dei circa 2.000.000 di euro messi a ruolo nel 2019, sono stati incassati, ad oggi, dal Comune, circa 1.100.000 euro. Questo dato ci fa capire che se tutti pagassero il dovuto i dipendenti del cantiere di Palombara avrebbero nel loro conto corrente tutti i mesi i soldi per vivere. Avrebbero avuto un’estate con turni massacranti e faticosi sì, ma serena.

È necessario che l’Amministrazione intervenga per sanare questa pesante situazione mettendo l’azienda di fronte alle proprie responsabilità. E’ importante convocare con urgenza la ditta e trovare una soluzione in tempi rapidi e certi. Di fronte alla eventuale indisponibilità dell’azienda a trovare una soluzione condivisa, l'Amministrazione comunale, può utilizzare lo strumento della cosiddetta "responsabilità solidale", decurtando le somme per pagare direttamente gli stipendi, dalle fatture che deve saldare all'AVR.

Bisogna porre rimedio al più presto al problema per evitare che la situazione degeneri e, dopo la moratoria estiva degli scioperi, la situazione esploda provocando problemi di salute e di igiene. Senza parlare delle montagne di immondizia che noi tutti avremmo per le strade.

Chiediamo un atto di solidarietà: controlla se hai pagato l’F24 della TARI 2018 e 2019. Se non è stato pagato il dovuto, è importante farlo al più presto. Questo è un gesto che non solo è giusto perché viene reso ciò che è dovuto per il servizio che viene svolto, ma è importante anche per ciascuno operaio, che vede il proprio impegno quotidiano venir considerato ed apprezzato, come un servizio essenziale per la collettività.

Non è solo una questione di soldi come si può capire, ma un problema di giustizia, di solidarietà, di igiene ed infine di salute per tutta la collettività. Non è solo questione di soldi parlare degli stipendi ai dipendenti dell’AVR che ritirano i nostri rifiuti, è una questione etica!

 

 

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